Shigeru Miyamoto

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Shigeru Miyamoto
Miyamoto.jpg
Shigeru Miyamoto all'E3 2006
Luogo di nascita: Sonobe-chō, Kyoto, Giappone Bandiera-Giappone.png
Nato/a il: 16 novembre 1952 (71 anni)
Occupazione: Direttore rappresentativo di Nintendo Co. Ltd (2015-)
Game designer
Produttore

Shigeru Miyamoto, nato il 16 novembre del 1952 a Sonobe-chō, Kyoto (Giappone) è un famoso game designer giapponese, nonché il creatore di molte serie Nintendo quali Mario, Donkey Kong, The Legend of Zelda, Pikmin e altre ancora.

Lavora dal 1977[1] presso Nintendo Co. Ltd, dove ricopre la carica di direttore rappresentativo[2], una delle più alte cariche dell'azienda. È stato inoltre direttore generale del dipartimento Nintendo Entertainment Analysis and Development (EAD) di Tokyo, la principale divisione interna di sviluppo Nintendo, nonché uno dei più grandi team di sviluppo del mondo, prima che venisse ristrutturato sotto il nome di Nintendo Entertainment Planning and Development (EPD).

Biografia[modifica | modifica sorgente]

I primi anni[modifica | modifica sorgente]

Shigeru Miyamoto è nato a Sonobe-chō, un piccolo villaggio nella periferia di Kyoto, in Giappone. Quando era bambino la televisione non era ancora diffusa, quindi non sapeva cosa si trovasse al di fuori del suo villaggio, e si divertiva ad esplorarne i dintorni per passare il tempo. Un giorno, esplorando, trovò un grande fossato; guardandolo meglio scoprì che era l'entrata di una grotta, ma aveva paura di andare oltre. Per giorni però torno sempre a vederlo, finché alla fine decise di entrarci, con una lanterna che aveva costruito a mano. Fu un'esperienza memorabile che lo avrebbe ispirato negli anni a venire.

Crescendo Miyamoto voleva realizzare qualcosa che stupisse il mondo intero, o che almeno potesse condividere con gli altri. Così anni dopo, nel 1970, decise di iscriversi al Kanazawa Municipal College of Industrial Arts (collegio industriale di arti e mestieri), frequentando però solo metà delle lezioni. Di conseguenza impiegò 5 anni per laurearsi.

L'arrivo in Nintendo[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto con in mano dei pupazzi di Mario.

Miyamoto inizialmente non aveva ben chiaro che lavoro volesse fare, gli piaceva disegnare e gli sarebbe piaciuto raccontare storie, magari creando anime o manga. Suo padre era amico di Hiroshi Yamauchi, ex presidente di Nintendo che all'epoca fabbricava soltanto giocattoli. Miyamoto pensava che iniziare creando giocattoli sarebbe stata una buona soluzione, e così decisero di organizzare un colloquio di lavoro. Al primo incontro Yamauchi chiese al giovane Miyamoto di soli 24 anni di tornare con qualche idea per nuovi giocattoli, e quando tornò gliene portò uno zaino pieno. Le idee di Miyamoto piacquero a Yamauchi, al punto di convincerlo ad assumerlo come artista, nonostante in quel periodo non ce ne fosse la necessità.

Fu proprio in quel periodo che Nintendo decise di iniziare a sviluppare videogiochi: era il lavoro che faceva per lui. Nel 1980 Miyamoto aiutò nello sviluppo del primo arcade a gettoni di Nintendo, Sheriff. Il gioco ottenne un buon successo in Giappone, ma Nintendo aveva difficoltà a far decollare le vendite in occidente, nel quale era sull'orlo del collasso finanziale. Yamauchi cercava qualcuno che potesse rilanciare Nintendo negli Stati Uniti e l'unica persona disponibile era Miyamoto, al quale venne quindi affidato questo delicato compito, sotto la supervisione del più esperto Gunpei Yokoi, che sarebbe diventato il suo mentore.

Inizialmente Miyamoto pensava di sviluppare un gioco sulla popolare serie di cartoni animati Braccio di Ferro, ma non riuscì a riceverne i diritti. Quindi immaginò qualcosa di diverso, con un gorilla al posto di Bluto, un carpentiere al posto di Braccio di Ferro e un'altra ragazza al posto di Olivia. Altre ispirazioni per il gioco furono La Bella e la Bestia e King Kong. Miyamoto aveva molte idee ma non ancora le capacità tecniche per realizzarle, e molte di queste vennero scartate da Yokoi perché troppo complesse per le tecnologie dell'epoca. Alla fine optarono per un gioco ambientato su un'impalcatura composta da piattaforme oblique, unite da scale e percorse da barili che il protagonista, detto Jumpman, avrebbe dovuto schivare saltando (da questa caratteristica deriva il suo nome, letteralmente "uomo salto"). Nacque così il primo gioco della serie di Mario: Donkey Kong.

Il gioco venne mandato a Nintendo of America per essere testato, con conseguenti lamentele per la sua diversità dai giochi che andavano di moda all'epoca (principalmente labirinti e sparatutto). Quando fu il momento di scegliere i nomi nella versione americana alla ragazza venne dato il nome di Pauline ispirato a Polly James (moglie di Don James, uno degli uomini chiave di Nintendo of America dell'epoca) e il gorilla venne chiamato Donkey Kong ("donkey" inteso come asino, o "testardo come un mulo" secondo lo stesso Miyamoto). Il gioco non poteva avere un nome giapponese per avere un buon successo in occidente, quindi lo chiamarono Donkey Kong, come lo scimmione antagonista.

Donkey Kong si rivelò un grande successo in tutto il mondo, inclusa l'America, e così Miyamoto ricevette l'incarico di continuare il suo lavoro sviluppando dei seguiti e nuovi giochi. Nacquero così Donkey Kong Jr. e Donkey Kong 3, oltre che Excite Bike e Devil World, tutti giochi che riscossero un buon successo. La popolarità dello scimmione però andava scemando, così decise di spostare l'attenzione su quello che in fondo era il vero protagonista del primo gioco. Gli diede un nome vero e proprio, cioè Mario, ispirato a Mario Segale, il proprietario della sede principale di Nintendo of America. Il gioco avrebbe avuto una modalità multigiocatore, quindi decise di farlo accompagnare da un fratello, chiamato Luigi, e di trasformarlo in un idraulico per rendere il suo lavoro più coerente al suo aspetto, visto che veniva rappresentato con una salopette. Yokoi lo convinse a dargli anche delle capacità sovrumane, come quella di cadere da grandi altezze senza farsi nulla. Miyamoto quindi ideò Mario Bros., in cui apparivano alcuni elementi caratteristici del lavoro da idraulico, come i tubi da cui uscivano i nemici. Miyamoto disse che la città di New York fu una buona ispirazione per il gioco, con le sue numerose tubature sotterranee.

L'avvento delle console[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto insieme a Takashi Tezuka.

Successivamente Nintendo decise di produrre la sua prima console fissa, il Nintendo Entertainment System. Shigeru Miyamoto, ancora sotto la supervisione di Gunpei Yokoi, venne messo al lavoro su questa console. Dalle idee del game designer di Kyoto nacquero nuovi giochi come Kid Icarus e Ice Climbers, ma soprattutto creò un nuovo gioco con i fratelli Mario: Super Mario Bros., che fu un successo enorme e divenne velocemente il gioco più venduto per la console, e si tratta tuttora di uno dei giochi più venduti della storia. Questo gioco è stato determinante per la serie di Mario, in quanto vide l'esordio della Principessa Peach, di Bowser, di Toad, di tanti nemici come i Goomba e i Koopa, e tanti elementi che sarebbero diventati punti fissi della serie, come il Super fungo, il Fiore di fuoco, i Blocchi ? e altro ancora. Successivamente Miyamoto si mise al lavoro su The Legend of Zelda, per la quale usò come ispirazione le sue esperienze vissute da bambino, e creò un grande mondo tutto da esplorare, in cui avventurarsi con una spada e uno scudo.

“Quando ero un bambino andavo ad esplorare e trovai un lago. Fu una bella sorpresa per me trovarlo. Quando viaggiavo per il paese senza una mappa cercando di trovare la strada e stupendomi delle bellissime cose che riuscivo a trovare, realizzai come ci si sentiva a vivere un'avventura del genere.”
Shigeru Miyamoto

Rapidamente le creazioni di Miyamoto cambiarono il modo di vedere i videogiochi nel mondo. In quel periodo Miyamoto conobbe una donna chiamata Yasuko che lavorava nel dipartimento di amministrazione generale di Nintendo. I due si sposarono e andarono a vivere in una piccola casa accanto alla sede di Nintendo, in modo che potessero andare a lavorare insieme a piedi o in bici. Negli anni successivi ebbero due figli.

In seguito a Miyamoto venne chiesto di realizzare un seguito di Super Mario Bros. per provare a bissarne il successo. Così nacque quello che noi conosciamo come Super Mario Bros.: The Lost Levels, noto in Giappone come Super Mario Bros. 2, che però inizialmente non venne pubblicato in occidente a causa della sua difficoltà. Miyamoto quindi prese Yume Kojo: Doki Doki Panic, un suo gioco più semplice pubblicato solo in Giappone, e decise di trasformarlo in un gioco di Mario, che diventò il "nostro" Super Mario Bros. 2. Miyamoto sviluppò anche un seguito per The Legend of Zelda, chiamato Zelda II: The Adventure of Link. Ancora la serie di Zelda non aveva un'identità ben definita, e quindi il gioco aveva più l'aspetto di un platform a scorrimento laterale con qualche elemento tipico dei GDR dell'epoca.

Poco dopo, quando ormai il Super Nintendo Entertainment System era all'orizzonte, Miyamoto col team Nintendo EAD sviluppò Super Mario Bros. 3, ennesimo gioco di grande successo della serie in cui apparvero per la prima volta vari costumi e trasformazioni. Inizialmente si pensava di far trasformare Mario in un centauro, ma alla fine l'idea venne scartata in favore di Mario procione.

Gli anni '90[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto gioca a Super Mario 64.

Arrivò finalmente il Super Nintendo e le capacità tecnologiche migliorarono esponenzialmente. Miyamoto quindi non esitò a ideare nuovi episodi per le sue serie predilette, creando quindi Super Mario World e The Legend of Zelda: A Link to the Past. Da anni i suoi colleghi di Nintendo EAD gli chiedevano di permettere a Mario di cavalcare un dinosauro, e Miyamoto decise di accontentarli con Yoshi, il piccolo dinosauro verde che da allora sarebbe diventato uno dei personaggi principali della serie. Il nuovo episodio della serie di Zelda invece simboleggiò il ritorno a uno stile simile a quello del primo The Legend of Zelda, con visuale dall'alto e meno elementi da GDR. Entrambi i giochi sono tuttora considerati tra i migliori delle rispettive serie. In quel periodo Miyamoto lavorò anche a numerosi altri giochi come Star Fox e F-Zero. Miyamoto ormai era uno sviluppatore di successo, e Nintendo aveva raggiunto la popolarità in tutto il mondo.

A metà degli anni '90 arrivò il Nintendo 64, che per quei tempi era un prodigio di tecnologia, molto più potente di tutte le console concorrenti dell'epoca. Per la prima volta era possibile sviluppare mondi interamente in tre dimensioni, questo apriva infinite possibilità di gameplay. Miyamoto non poteva rinunciare a portare le sue serie in un mondo 3D, e così nacque lo storico Super Mario 64, punto di riferimento per tutti i giochi di piattaforme, in cui regnava il senso di esplorazione. Simile destino per le altre serie: Miyamoto lavorò a Star Fox 64, F-Zero X e The Legend of Zelda: Ocarina of Time, che tuttora la critica ritiene il miglior gioco di tutti i tempi. Ocarina of Time fu anche il primo gioco della serie alla quale lavorò Eiji Aonuma, scelto da Miyamoto, che successivamente sarebbe diventato uno dei suoi principali produttori. Nel 1997 venne a mancare Gunpei Yokoi, il suo mentore, che morì in un incidente d'auto.

Miyamoto voleva proseguire le sue serie su Nintendo 64 invece di aspettare la console successiva. Ci riuscì con la serie di Zelda, che vide The Legend of Zelda: Majora's Mask aggiungersi alla lista di grandi successi, mentre per Mario le cose andarono diversamente: in quel periodo Nintendo sviluppò il Nintendo 64DD, una periferica in grado di supportare dischi al posto delle solite cartucce e uno dei primi giochi su disco di Nintendo sarebbe stato proprio Super Mario 64 2. Il Nintendo 64DD però fu un fallimento, e Miyamoto fu costretto a rimandare.

I primi anni del nuovo millennio[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto con le mani alzate.

Nel 2001 arrivò la nuova console di Nintendo: il GameCube. Inizialmente Miyamoto lavorò su Super Mario 128, un nuovo progetto pensato apposta per la nuova console, che però non andò a buon fine. Molti elementi di questo progetto vennero usati per sviluppare il primo episodio di una sua nuova serie, Pikmin. In compenso Miyamoto lavorò su Luigi's Mansion, il primo gioco incentrato sul fratello di Mario.

Inoltre, in seguito alla morte di Gunpei Yokoi, Miyamoto produsse al suo posto il nuovo episodio della sua serie più famosa: Metroid. Il gioco venne chiamato Metroid Prime e fu sviluppato in collaborazione con Retro Studios. Fu Miyamoto a prendere la decisione di sfruttare una visuale in prima persona. Lavorò sulla console portatile di Nintendo del momento, il Game Boy Advance, supervisionando lo sviluppo dei remake degli episodi per NES e Super Nintendo. Infine arrivò anche l'attesissimo seguito di Super Mario 64, Super Mario Sunshine, ambientato in un'isola tropicale di nome Delfinia, che Mario avrebbe dovuto ripulire dalla sporcizia disseminata da un sosia che si spacciava per lui. Arrivarono anche The Legend of Zelda: The Wind Waker, Pikmin 2, Star Fox Adventures e F-Zero GX.

L'era di Wii e DS[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto alla presentazione di Nintendogs.

La tecnologia fece progressi, e nel 2004 fu il turno del Nintendo DS in casa Nintendo, console che introdusse il doppio schermo e il touch screen. La console fu subito accompagnata da Super Mario 64 DS, remake del vecchio successo. Nel 2006 Miyamoto sviluppò anche New Super Mario Bros., un ritorno allo stile dei primi giochi di Mario, e pochi mesi dopo arrivò il Wii, che vide subito l'uscita di The Legend of Zelda: Twilight Princess. Miyamoto prontamente iniziò a svilupparvi anche un nuovo capitolo della serie dell'idraulico baffuto, prendendo come spunto vari elementi di Super Mario 128, con l'innovativa idea di ambientare il gioco nello spazio e incentrare il gameplay sulla gravità e su pianeti sferici. Nacque così Super Mario Galaxy, che uscì nel 2007 riscuotendo un enorme successo di pubblico e di critica. Su Wii arrivò anche New Super Mario Bros. Wii. Pochi anni dopo arrivò anche Super Mario Galaxy 2, che eguagliò il successo del predecessore.

Miyamoto decise anche di ideare nuove serie basate sui suoi hobby: lui ama i cani, ha uno Shetland Collie chiamato Pikku che lo ha ispirato nella creazione di Nintendogs, che sarebbe diventato il gioco più venduto per Nintendo DS. Mentre era al lavoro sui nuovi episodi delle sue serie principali lavorò anche sui giochi della serie Wii come Wii Sports, Wii Fit e Wii Music. Negli ultimi anni del Wii partecipò anche allo sviluppo di The Legend of Zelda: Skyward Sword, mentre lavorava già ai giochi delle prossime console.

Gli anni 2010 e oltre[modifica | modifica sorgente]

Nel 2011 è uscito il Nintendo 3DS, e nel 2012 il Wii U. Miyamoto, sempre più impegnato su tutti i fronti, ha lavorato a giochi come Super Mario 3D Land e New Super Mario Bros. 2. In questo periodo decise di lasciare spazio creativo agli sviluppatori più giovani, continuando però a supervisionarli e istruirli da vicino. Si dedicò inoltre a progetti più piccoli quali Project Guard e Project Giant Robot.

A partire dal 13 maggio 2015, in seguito alla morte di Satoru Iwata, Miyamoto ricoprì temporaneamente la posizione più alta dell'azienda insieme a Genyo Takeda. Il 16 settembre 2017 fu annunciata la nuova organizzazione dell'azienda, che vede tutt'ora Tatsumi Kimishima nel ruolo di amministratore delegato e Shigeru Miyamoto nel ruolo di direttore rappresentativo. In questo periodo inoltre fu pubblicato Nintendo Switch. Miyamoto si occupò anche di espandere la portata delle principali serie Nintendo: a questo scopo produsse Super Mario Run per iOS e Android, e attualmente sta collaborando con Universal Parks & Resorts per la pianificazione dei primi parchi divertimento Nintendo, e co-producendo un film ancora senza titolo basato sulla serie di Super Mario insieme a Chris Meledandri di Illumination Entertainment.

Citazioni[modifica | modifica sorgente]

“I videogiochi per te fanno male? È quello che dicevano del Rock'n'roll.”
Shigeru Miyamoto

“L'abbiamo appena finito, ma possiamo farlo meglio!”
Shigeru Miyamoto

“E se dietro tutto quello che vedete c'è più di quello che vedete – la persona vicino a te è un guerriero e lo spazio che sembra vuoto è una porta segreta a un altro mondo? E se accade qualcosa che non dovrebbe accadere? O rigettate l'idea, o accettate che al mondo ci siano più cose di quanto pensiate. Forse è davvero una porta per un altro mondo, e se decidi di entrarci puoi trovarci molte cose inaspettate.”
Shigeru Miyamoto

“Che ruolo gioca il realismo nei videogiochi, mi domando. L'immaginazione è più interessante? Qualche volta... e tuttavia, se una mano "dettagliata" con 5 dita cercasse di prendere una bottiglia, ma le dita passassero attraverso essa? Sarebbe ancora realistico? Piuttosto che mostrare ogni meticoloso e minuscolo dettaglio di un dito, è più importante fare in modo che l'azione sia resa più credibile lavorando su movimenti e funzionalità delle braccia e della mano in relazione all'oggetto.”
Shigeru Miyamoto

“(Sulla rivalità con Sony e Microsoft) Se possiamo combattere mia moglie, possiamo combattere chiunque.”
Shigeru Miyamoto

Successi[modifica | modifica sorgente]

Vendite[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto in una premiazione.

La serie per cui Miyamoto è più conosciuto, quella di Mario, è la serie di videogiochi con più copie vendute al mondo. Super Mario Bros. è il gioco più venduto per NES, seguito da Super Mario Bros. 3, Super Mario Bros. 2, The Legend of Zelda e Zelda II: The Adventure of Link. Super Mario Bros. è anche uno dei giochi più venduti della storia. Il gioco più venduto per Super Nintendo è Super Mario World, e il gioco più venduto per Nintendo 64 è Super Mario 64 seguito da Mario Kart 64. Nintendogs e Wii Sports, entrambi ideati da lui, sono diventati fenomeni globali e sono tra i videogiochi più venduti degli anni 2000.

Critica[modifica | modifica sorgente]

Gran parte degli episodi principali delle serie di Mario e Zelda ha ottenuto giudizi eccellenti dalla critica mondiale. Giochi come Super Mario 64, Super Mario Galaxy e The Legend of Zelda: Ocarina of Time sono considerati i maggiori capolavori: hanno ricevuto punteggi perfetti da diversi siti di recensioni nel mondo, e si trovano stabilmente tra i primi posti di Metacritic[3] e GameRankings[4]. Anche la serie di Star Fox ha ottenuto grandi successi per le innovazioni portate nel genere degli sparatutto.

Premi[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto è stato eletto sia da GameTrailers che da IGN miglior sviluppatore di tutti i tempi. Nel 1998 Miyamoto è stato il primo ad entrare nella Hall of Fame del'Interactive Achievement Award. Nel 2006 è stato nominato cavaliere dell'Ordre des Arts et des Lettres in Francia dal ministro della cultura Renaud Donnedieu de Vabres. Nel Game Developers Choice Awards del 7 marzo 2007 ha ricevuto un premio alla carriera.

Il 28 novembre 2006 in un articolo del celebre magazine statunitense Time è stato incluso nella lista dei 60 "eroi asiatici", insieme a Hayao Miyazaki, Mahatma Gandhi, Madre Teresa, Bruce Lee, il Dalai Lama e altri. Nel "TIME 100", la top 100 delle persone più influenti del mondo di Time, Miyamoto si è classificato 9° nel 2007 e 1° nel 2008.

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

Miyamoto con una chitarra.

Hobby e vita privata[modifica | modifica sorgente]

  • Miyamoto ama molto i cani e ha uno Shetland Collie chiamato Pikku.
  • Alcuni dei suoi hobby meno noti sono seguire il baseball e suonare strumenti come la chitarra e il banjo. Prima di lavorare in Nintendo suonava in una piccola band.
  • Miyamoto ha l'hobby di provare a indovinare la misura degli oggetti per poi misurarli e vedere se ha indovinato. Porta spesso un metro con sé.
  • Da piccolo era appassionato di fumetti e ne fondò un fan club a scuola.
  • Miyamoto è ambidestro. Preferisce usare la mano sinistra e gli piace creare personaggi mancini, come Bowser Junior e Link.
  • Quando andava alla scuola elementare, Miyamoto voleva partecipare agli spettacoli coi pupazzi, voleva creare pupazzi e scrivere storie su di loro.

Lavoro e carriera[modifica | modifica sorgente]

  • Miyamoto ideò il control stick e i tasti L ed R ai lati dei controller.
  • Fu sua l'idea di dividere ogni capitolo di Pokémon in due versioni.
  • Inizialmente quando creò Bowser immaginava di fare un bue, e questo spiega la presenza delle corna (fu l'animatore, Yoichi Kotabe, che aveva creduto di riconoscere negli schizzi la forma di una tartaruga).
  • Il suo gioco preferito della serie di Mario è Super Mario World.[5]
  • Nel Nintendo Postbox si poteva ricevere una lettera inviata automaticamente a suo nome, che regalava la carta da lettere di Super Mario 3D Land.

Galleria[modifica | modifica sorgente]

Per approfondire, vedi Galleria:Shigeru Miyamoto

Riferimenti[modifica | modifica sorgente]

  1. Notice of the 68th Annual General Meeting of Shareholders, su Nintendo.co.jp. URL consultato il 19 marzo 2018.
  2. Corporate Information : Directors/Executive Officers, su Nintendo.co.jp. URL consultato il 19 marzo 2018.
  3. Best Video Games of All Time, su Metacritic.com. URL consultato il 19 marzo 2018.
  4. Reviews and News Articles, su GameRankings.com. URL consultato il 19 marzo 2018.
  5. "Q&A: 'Mario' creator Shigeru Miyamoto". USA Today, 08/11/2010.

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]

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