Lista delle controversie sulla serie di Mario
La seguente lista tratta delle maggiori controversie sulla serie di Mario. Questo articolo contiene informazioni che potrebbero entrare in conflitto con opinioni conservatrici e, pertanto, si avvisa il lettore di non interpretare le informazioni in modo personale.
Temi trattati[modifica | modifica sorgente]
Satanismo[modifica | modifica sorgente]
C'è stato, in passato, un problema sorto dopo la pubblicazione del videogioco WarioWare: Touched!, nella Melodia di Ashley. Nel gioco, c'è un giradischi, che ha lo scopo di far ascoltare al giocatore le musiche incontrate fino a quel punto. Inoltre, è compresa una funzionalità, che gli permette di rallentare o velocizzare la canzone. Tuttavia, se il giocatore aumenta troppo la velocità, le parole della canzone iniziano a scorrere talmente velocemente, fino a distorcersi.
È stato trovato un "messaggio subliminale" nella canzone cantata da Ashley: dopo aver aumentato la velocità, si può sentire la frase "I have granted kids to Hell" (Ho donato dei bambini all'Inferno). Nella seguente citazione della canzone, le scritte in grassetto sono quelle udite quando la musica è velocizzata.
Eye of newt I cast a hex on you!
Grandma's wig, this will make you big!
Kitten spit, soon your pants won't fit!
Pantalones giganticus! Oh no, not again.
La frase "Eye of grand this kitt soo pan" è stata interpretata da molti giocatori come "I have granted kids to Hell". Nintendo e Nintendo Power hanno subito risposto che è stata solo una coincidenza, e che la frase ottenuta è come quando si mescolano delle canzoni insieme. La canzone si può trovare cliccando su questo link, mentre la sua versione velocizzata si può ascoltare cliccando qui.
Crudeltà verso gli animali[modifica | modifica sorgente]
Mario uccide i Tanuki[modifica | modifica sorgente]
Dopo il rilascio di Super Mario 3D Land, la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) ha creato un sito web chiamato "Mario Kills Tanooki" (Mario uccide i Tanuki), dov'è presente anche un minigioco, per promuovere la loro campagna contro l'uccisione dei procioni o tanuki per il solo scopo di ricavarne la pelliccia. La PETA, inoltre, ha aggiunto che anche se nel gioco può comparire un semplice costume, Mario Tanuki è stato creato per favorire l'utilizzo di pellicce di tanuki o procioni. Tuttavia, il costume di Mario era già presente all'epoca, essendo creato nel 1988, con Super Mario Bros. 3.
Il gioco, chiamato "Super Tanooki Skin 2D", ha come protagonista un tanuki senza pelle, che deve percorrere un percorso 2D pieno di ostacoli per riprendersi la pelliccia, indossata da Mario che cerca di scappare volando. Quando il giocatore vince, spunta un messaggio, con scritto "#$*! you Mario! The skin belongs to an animal!" (#$*!, Mario! La pelliccia appartiene a un animale!).
Nintendo ha immediatamente risposto in modo forte, con una dichiarazione: "Mario often takes the appearance of certain animals and objects in his games. These have included a frog, a penguin, a balloon and even a metallic version of himself. These lighthearted and whimsical transformations give Mario different abilities and make his games fun to play. The different forms that Mario takes make no statement beyond the games themselves.". (Mario prende spesso l'aspetto di alcuni animali e oggetti nei suoi giochi. Alcuni di questi sono rane, pinguini, un palloncino e addirittura una versione metallica di se stesso. Queste allegre e stravaganti trasformazioni danno a Mario diverse abilità e fanno diventare i suoi giochi più divertenti. Le trasformazioni di Mario non fanno nessuna dichiarazione al di fuori dei giochi stessi.)
Un portavoce della PETA ha poi dichiarato che l'accusa è, in verità, solo un modo un po' ironico e divertente per richiamare l'attenzione della gente su un problema serio, cioè lo scuoiamento dei tanuki e dei procioni vivi per la loro pelliccia. Oltre 250 mila persone hanno giocato al gioco "Super Tanooki Skin 2D" dopo 36 ore dal rilascio.[1] Il sito web è tuttora attivo, ed è ancora possibile giocare a "Super Tanooki Skin 2D" cliccando qui.
Razzismo[modifica | modifica sorgente]
Il gioco Yume Kōjō: Doki Doki Panic, rilasciato solo in Giappone, include un oggetto simile a una faccia nera (che potrebbe richiamare i Blackface, cioè persone truccate, a volte esageratamente, per imitare le persone dalla pelle scura), chiamata "Big Face". I Big Face possono essere presi da ciuffi d'erba ed essere lanciati contro i nemici. Dopo essere lanciati, i Big Face iniziano a scivolare sul percorso, sconfiggendo tutti i nemici presenti, fino a quando non si scontrano su un muro. Per evitare che nascano polemiche, all'uscita di Super Mario Bros. 2 in America, la Nintendo ha cambiato il Big Face in un oggetto simile al Guscio Rosso (e il suo effetto, una volta lanciato, è uguale a quello del Big Face).
Transgenderismo[modifica | modifica sorgente]
Nel manuale di Super Mario Bros. 2, c'è una descrizione dedicata a Strutzi, secondo cui il personaggio sarebbe un maschio convinto di essere femmina, che in realtà ha un nome diverso, ama indossare un fiocco in testa e sputa uova dalla bocca. La bizzarra descrizione si è poi rivelata una versione mal tradotta, e la Nintendo ha cercato di distanziarsi il più possibile dalla questione, presentando tra le altre cose una Strutzi chiaramente femmina in The Super Mario Bros. Super Show! già nella sua prima puntata. Tuttavia, molte fonti ufficiali si sono rivelate contraddittorie generando confusione sul vero sesso del personaggio:
- Nel manuale di Yume Kojo: Doki Doki Panic, in quello di Super Mario Bros. 2, nella versione giapponese di Super Smash Bros. Melee e in Itadaki Street DS, Strutzi è un maschio convinto di essere una femmina.
- Mario Tennis e Super Mario Advance presentano chiaramente Strutzi come una femmina, e nel secondo gioco citato è doppiata da Jen Taylor, la stessa doppiatrice della Principessa Peach. Tuttavia, a partire da Mario Golf: Toadstool Tour, Strutzi è doppiata da Kazumi Totaka, con una voce più mascolina.
- In Mario Tennis, Super Mario Advance, la versione nordamericana di Super Smash Bros. Melee, Mario Golf: Toadstool Tour, Mario Superstar Baseball e Mario Party 9 Strutzi viene descritto come una femmina.
- Nel sito web giapponese di Mario Kart: Double Dash!! e in quello europeo di Mario Strikers Charged Football è un maschio.
- Nella versione inglese di Mario & Luigi: Superstar Saga, Champo fa riferimento alla controversia ed esita prima di dire che Strutzi è una dama.
- La descrizione nel sito web giapponese di Mario Kart: Double Dash!! è piuttosto ambigua. La traduzione è "Strutzi sembra essere la fidanzata di Yoshi, ma in verità è il suo fidanzato!". Anche nel manuale e nel sito spagnolo di Mario Smash Football sembra esserci lo stesso problema ("Strutzi è l'uomo giusto... beh, o donna").
- In America, il trofeo di Strutzi in Super Smash Bros. Brawl non si fa troppi problemi: la descrizione indica "genere indeterminato" e viene citato con il pronome "it".
- In Captain Rainbow, Strutzi ha una voce maschile molto profonda. Inoltre, c'è una missione secondaria del gioco, in cui il giocatore deve trovare almeno una prova per dimostrare che il personaggio sia femmina. L'oggetto viene trovato, anche se censurato.
- Nella versione inglese di Paper Mario: Sticker Star, la canzone di Strutzi parla esplicitamente di come nemmeno lei sappia se è una femmina o un maschio.
- Vari giochi dell'era Nintendo Switch, come Mario Tennis Aces o Super Mario Party, si riferiscono a Strutzi in maniera diversa a seconda della lingua. Le versioni inglese europea e italiana usano il maschile, francese e cinese usano pronomi neutri o evitano proprio di usarne mentre tutte le altre lingue usano il femminile.
La traduzione franco-canadese di Super Mario Galaxy[modifica | modifica sorgente]
Super Mario Galaxy è stato il primo gioco della serie di Mario a ricevere una traduzione in francese specifica per la regione canadese del Quebec, che fino ad allora aveva semplicemente ricevuto i giochi in inglese. A tale uscita seguì un accordo tra l'Office québécois de la langue française e l'industria videoludica, cosicché dal 2009 in poi tale trattamento sarebbe stato fatto per ogni singolo videogioco distribuito in tale area del mondo.
Tuttavia, in questa traduzione, vari personaggi (tra cui i membri della Truppa Toad e vari Sfavillotti) parlano usando il cosiddetto dialetto joual e altre forme gergali. Questa scelta (applicata non solo a Super Mario Galaxy ma anche a The Legend of Zelda: Phantom Hourglass, uscito nello stesso periodo) è stata criticata dal succitato Office québécois de la langue française e dall'Union des artistes, in quanto a loro dire mostrare dialoghi scritti in francese non corretto a un pubblico di bambini poteva risultare diseducativo. Un rappresentante di Nintendo dichiarò che la scelta fu fatta in quanto il gioco è stato "localizzato tenendo conto del mercato", visto che il Quebec copriva il 25% delle vendite per Nintendo of Canada. In seguito a questa controversia, tutti i giochi Nintendo usciti successivamente in Quebec sono stati tradotti in francese ordinario, con un solo ritorno del dialetto joual in Paper Mario: Sticker Star.
Lo scandalo Gamergate[modifica | modifica sorgente]
In Paper Mario: Color Splash, una sequenza del gioco presenta i personaggi del Quintet Toad, cinque Toad che propongono una sfida a Mario per indovinare chi di loro ha la chiave. Nella versione inglese il gruppo è noto come Five Fun Guys e, quando Mario riesce a vincere la loro sfida, il Toad con la chiave si riferisce alla rivelazione della loro truffa da parte di Mario come "Shufflegate". Quando la sequenza è stata mostrata durante la presentazione del gioco al Nintendo Treehouse durante l'E3 del 2016, alcuni hanno pensato che l'intera questione fosse un richiamo allo scandalo Gamergate, un caso online in cui cinque giornalisti (identificati come i "Fun Guys" da alcune testate che riportarono il caso) iniziarono a lanciare messaggi sessisti contro la rappresentazione del genere femminile nel mondo dei videogiochi.
Successivamente un rappresentante di Nintendo chiarificò la cosa: la battuta del Toad era da intendere come un riferimento alla tendenza di mettere il suffisso "-gate" davanti alle parole per creare i nomi degli scandali nata dopo lo scandalo Watergate, mentre il nome del gruppo è semplicemente un gioco di parole tra fungi (funghi) e fun guy ("tipo divertente"), per altro già usato per indicate il nome della squadra formata da Mario e Toad in Mario Party 8.
La copertina di Super Mario Odyssey[modifica | modifica sorgente]
All'E3 del 2017, Nintendo presentò una prima versione della copertina di Super Mario Odyssey, differente dalla versione definitiva per un singolo dettaglio: l'immagine nell'angolo in basso a sinistra mostrava originariamente Mario con il poncho e il sombrero nel Regno delle Sabbie. Tale immagine è stata giudicata da molti come offensiva, considerandola allo stesso tempo una rappresentazione stereotipata della popolazione messicana e un'appropriazione indebita della cultura di tale etnia da parte di Nintendo. Per questo motivo nella copertina definitiva tale immagine è stata sostituita con una di Mario in costume da bagno che nuota nel Regno del Lago.
Ironicamente, anche questo cambio ha causato controversie: stavolta proprio dai fan messicani, che a differenza dei nordamericani non trovavano l'immagine di Mario vestito da messicano offensiva, ma anzi lo trovavano un ottimo omaggio da parte di Nintendo alla loro cultura. Per quanto il costume rimanga comunque presente all'interno del gioco, la sua rimozione dalla copertina è stata considerata dai fan messicani molto più offensiva di qualunque stereotipo il costume potesse rappresentare.
La censura cinese di Paper Mario: The Origami King[modifica | modifica sorgente]
In Paper Mario: The Origami King, il primo Toad accartocciato che viene liberato da Mario e Olivia commenta "Cos'hanno contro noi Toad? È un trattamento ingiusto! Anche noi abbiamo dei diritti!". Mentre nella maggior parte delle traduzioni la frase viene mantenuta più o meno simile, in quella cinese viene invece cambiata con "Restituite ai Toad il loro essere lisci! Ridate ai Toad la loro vita semplice!". Alcuni utenti di Twitter, scoprendo questo cambio di battuta, hanno sospettato possa essere una forma di censura legata alla legge di sicurezza nazionale di Hong Kong, sebbene l'utente che postò il fatto per primo ritiene che è improbabile che il governo cinese abbia fatto alterare dialoghi in un gioco Nintendo e che possa esserci di mezzo un qualche gioco di parole o riferimento culturale cinese che non è comprensibile al di fuori di tale nazione. Nintendo non ha rilasciato spiegazioni in riguardo alla questione.
Ritiri dal mercato[modifica | modifica sorgente]
Mario Party 8[modifica | modifica sorgente]
Il rilascio di Mario Party 8 in Gran Bretagna ha avuto molte difficoltà. Inizialmente era pianificato per il 22 giugno 2007, il 19 giugno Nintendo ha annunciato un ritardo, spostandolo al 13 luglio dello stesso anno, per via di un problema di produzione.
Il 13 luglio del 2007, dopo l'uscita, Mario Party 8 è stato subito ritirato dal mercato. In un comunicato stampa, Nintendo spiega il motivo del ritiro: "[Mario Party 8] was launched in the UK today. Unfortunately we have discovered that a small number of games contain the wrong version of the disk due to an assembly error. We have therefore decided to recall all copies of the game from UK retailers so that this mistake can be corrected. We will re-launch Mario Party 8 in the UK as soon as possible and will announce a new launch date shortly. We very much regret any inconvenience caused." (Mario Party 8 è stato lanciato oggi nella Gran Bretagna. Tuttavia, abbiamo scoperto che un piccolo numero di giochi contiene la versione sbagliata del disco per colpa di un errore di assemblaggio. Abbiamo, quindi, deciso di ritirare tutte le copie dai venditori della Gran Bretagna, per far sì che l'errore possa essere corretto. Ripubblicheremo Mario Party 8 nella Gran Bretagna il più presto possibile e annunceremo la data a breve. Ci scusiamo molto per gli eventuali disagi causati.)
Il venditore europeo GAME ha confermato[2] che le copie di Mario Party 8 sono state ritirate dai negozi perché alcune copie contenevano una battuta offensiva, che faceva parte di un incantesimo pronunciato da Kamek (chiamato Magikoopa) nel Treno Senza Freno di Tipo Timido. La frase era: "Magikoopa magic! Turn the train spastic! Make this ticket tragic!" (Magia di Magikoopa! Fai diventare il treno spastico! Rendi il biglietto tragico!)
Dato che "spastic" è una parola considerata estremamente offensiva nel Regno Unito, il gioco è stato censurato e ritirato dal mercato. Mario Party 8 è stato finalmente rilasciato il 3 agosto 2007, con la frase offensiva cambiata. Ora le copie con le frasi cambiate hanno la parola "erratic" (irregolare) al posto di "spastic".
Cause legali[modifica | modifica sorgente]
Universal Studios[modifica | modifica sorgente]
Circa 9 mesi dopo il rilascio del primo gioco della serie Mario, Donkey Kong, nel 1981, la Universal Studios ha chiamato in giudizio Nintendo e la sua società di produzione, dichiarando che il nome Donkey Kong, il personaggio e la sua storia erano troppo simili a quelli del personaggio King Kong.
Dopo aver assistito all'enorme successo dell'arcade in Giappone, la Universal ha deciso di unirsi insieme alla Tiger Productions per entrare nell'industria di videogiochi, con King Kong in una situazione molto simile a quella di Donkey Kong. Ma, quando nel 1981, Nintendo ha esportato i suoi videogiochi in America e nell'Occidente in generale, ha venduto oltre 60.000 unità di arcade e ha guadagnato 180 milioni di dollari (sia vendendo arcade che videogiochi di Donkey Kong). Dopo di questo, la Universal Studios ha deciso di sciogliere il contratto con la Tiger Productions e ha cercato di denunciare la Nintendo e altri produttori di materiali correlati a Donkey Kong perché, per la Universal, le loro azioni suggeriscono falsamente al pubblico che il prodotto sia originale, oppure approvato, sponsorizzato o autorizzato dal proprietario del nome King Kong, della sua storia e del personaggio.
Coleco e Atari, i produttori del gioco e della console Atari 5200 hanno subito proposto di fare un accordo, pagando il 3% di tutti i profitti alla Universal Studios. Nintendo, però, ha rifiutato la proposta. Il 29 giugno 1982, la denuncia della Universal Studios è diventata ufficiale. Nel 1983 viene emesso il decreto ingiuntivo e la Universal ha mandato una lettera alla Nintendo, chiedendo di smettere di vendere i videogiochi e chiedere prima i permessi per poter continuare. Nintendo ha approvato il fatto di dover comparire al tribunale, con come rappresentante John Kirby, mentre la Universal ha deciso di essere rappresentata da uno studio legale di New York. Il processo, durato tre settimane, è stato supervisionato dal giudice Robert Sweet.
Durante il processo, la Universal ha rivelato che, controllando molte sale giochi (con persone inviate dalla Universal stessa), e almeno il diciotto per cento delle persone pensava che il gioco Donkey Kong fosse correlato alla serie di King Kong. La compagnia pensava che l'utilizzo della parola "Kong" nel nome creava un'eccessiva confusione fra i giocatori. Inoltre, era stato aggiunto che la Nintendo aveva fatto una parodia della trama di King Kong, dato che la storia del videogioco era molto simile a quella del film.
La Nintendo ha sfatato le accuse della Universal, dicendo prima di tutto che le probabilità di confusione fra Donkey Kong e King Kong erano estremamente basse. Inoltre ha aggiunto che la Universal ha vinto i diritti per produrre un sequel del film, e che quindi il dominio era pubblico. Inoltre, viene scoperto il fatto che la Universal, in passato, si è unita alla Tiger Productions per fare un videogioco su King Kong, e che era, quindi, un infrangimento del copyright di Donkey Kong.
Il tribunale distrettuale ha votato in favore alla Nintendo, dicendo che alla Universal Studios non appartenevano i diritti di King Kong, e che i due franchising erano poco simili. Il giudice Sweet ha dichiarato, inoltre che, a causa dell'invio di lettere di diffida da parte della Universal, la Nintendo avrebbe ricevuto anche una ricompensa, e che il videogioco prodotto dalla Tiger Production era una violazione diretta a Donkey Kong. La Nintendo ha accettato la ricompensa, che valeva 1,8 milioni di dollari.[3]
Ikegami Tsushinki[modifica | modifica sorgente]
Dato che la divisione di videogiochi della Nintendo non aveva programmatori propri quando aprì, la versione arcade di Donkey Kong fu programmata dalla Ikegami Tsushinki, società in appalto che aveva già lavorato per Nintendo per le sue precedenti uscite arcade. Durante lo sviluppo di Donkey Kong, un contratto firmato dalle due aziende dichiarava che la Ikegami Tsushinki aveva i diritti in esclusiva per la manifattura delle schede arcade del gioco.
Nel 1983, la Ikegami Tsushinki denunciò Nintendo in quanto avevano prodotto almeno 80.000 schede arcade di Donkey Kong per conto loro, violando il contratto. La compagnia cercò anche di ottenere un compenso dall'uso di una rielaborazione del motore di gioco originale di Donkey Kong che Nintendo fece per realizzare Donkey Kong Jr. e dichiarò di avere il marchio registrato sul codice sorgente del gioco (sebbene la cosa non fosse citata dal contratto, la creazione di Space Invaders Part II dimostrò che era possibile registrare come marchio il codice di un gioco preesistente). Nintendo rispose dichiarando che la Ikegami Tsushinki era stata assunta come subappalto e che il codice del gioco era di proprietà loro. Il caso fu portato avanti fino al 26 marzo 1990, dopodiché le due compagnie risolsero la cosa fuori dal tribunale.
Sembra che tale causa legale è stato il motivo per cui Nintendo non ha potuto ridistribuire per anni la versione arcade di Donkey Kong, con uniche eccezioni la sua presenza all'interno di Donkey Kong 64 (giustificata dal fatto che non si trattava di emulazione del software originale ma di un porting dello stesso sviluppato da Rare) e Donkey Kong: Original Edition, una versione modificata del porting NES del gioco che reintegrava le parti del gioco che erano state tagliate ai tempi (i filmati d'intermezzo e il secondo livello), distribuita su Wii tramite la Virtual Console per un periodo limitato. La cosa è tuttavia cambiata nel 2018: la versione arcade di Donkey Kong è stata distribuita su Nintendo Switch come parte della serie Arcade Archives, mentre WarioWare Gold e Super Smash Bros. Ultimate hanno rivisitato elementi di gioco ripresi da capitoli precedenti delle due serie che erano ispirati al porting per NES di Donkey Kong (il microgioco Donkey Kong per il primo, lo scenario 75m e l'effetto sonoro del Martello per il secondo) rendendoli più fedeli alla versione arcade sia nella grafica che negli effetti sonori (sebbene lo scenario avesse la musica ripresa dalla versione arcade già nella sua prima apparizione in Super Smash Bros. Brawl, nel 2008). Probabilmente solo nel 2018 la questione tra le due aziende si è risolta, anche se non è noto in che modo.
Querela per le copie pirata di Donkey Kong Country[modifica | modifica sorgente]
A gennaio 1995 Nintendo fece causa alla Samsung, con l'accusa di aver fornito chip ad aziende che producevano copie pirata di Donkey Kong Country.
Danni causati da Mario Party[modifica | modifica sorgente]
Cinque minigiochi nel primo Mario Party (Pedal Power, Tiro alla fune, Pesca coi guanti, Paddle Battle e Deep Sea Divers) richiedono come comando principale di ruotare velocemente il control stick. Per farlo più velocemente, molti giocatori si misero a usare il palmo della mano intero per ruotare lo stick: tuttavia, facendo così ci si provocava facilmente vesciche e abrasioni alla mano. Nintendo non commentò la situazione ufficialmente, ma si limitò ad avvertire tramite il servizio di assistenza telefonica dedicato di usare solamente le dita per ruotare il control stick. Dopo che almeno 90 famiglie fecero causa tramite il procuratore generale di New York, nel 2000 questi e Nintendo arrivarono ad un accordo in cui l'azienda si impegnava a inviare guanti protettivi a tutti i possessori del gioco. Nintendo spese 80 milioni di dollari per la fabbricazione dei suddetti guanti più altri 75.000 per l'investigazione della procura.
Proprio per questo motivo il primo Mario Party non è stato ridistribuito per anni, con Mario Party 2 come unico capitolo della serie distribuito su Virtual Console. Date anche le conseguenze dell'evento, la serie non ha presentato più minigiochi dove bisogna ruotare lo stick velocemente fino a Mario Party: Island Tour, che usando il Circle Pad del Nintendo 3DS non poteva avere problemi di sorta.
Nel 2021, Mario Party Superstars ha riproposto due dei minigiochi incriminati (Tiro alla fune e Pesca coi guanti), le cui schermate di spiegazione ora presentano un'avvertenza che invita i giocatori a non usare il palmo della mano per ruotare il control stick. Nel 2022, il primo Mario Party è stato finalmente ridistribuito per la prima volta come parte del servizio Nintendo 64 - Nintendo Switch Online, e ogni suo avvio viene preceduto da un'avvertenza simile a quella usata in Superstars.
Pubblicità americana di Paper Mario: Il Portale Millenario[modifica | modifica sorgente]
Nel 2008, lo studio cinematografico Morgan Creek Productions fece una denuncia a Nintendo of America per il loro utilizzo senza autorizzazione del brano "You're So Cool", facente parte della colonna sonora del film Una vita al massimo in uno spot pubblicitario risalente all'era del Nintendo GameCube. Tale spot era precisamente dedicato a Paper Mario: Il Portale Millenario.
La causa fu interrotta dopo sei giorni senza alcuna spiegazione, e successivamente Nintendo of America dimostrò di aver ricevuto l'autorizzazione per quella musica dalla Leo Burnett Worldwide, l'agenzia che ha prodotto lo spot pubblicitario in questione.
Pirateria di New Super Mario Bros. Wii[modifica | modifica sorgente]
Prima del rilascio ufficiale di New Super Mario Bros. Wii in Australia, il 12 novembre 2009, James Burt, un videogiocatore di ventiquattro anni, ha acquistato una versione del gioco da un negozio locale che ha cominciato le vendite del gioco un po' di giorni prima, il 6 novembre 2009. Prima di godersi il gioco, Burt ha caricato i dati su un social network per far sì che anche gli utenti del sito potessero giocarci prima dell'uscita ufficiale. Dopo aver scoperto questa azione, la Nintendo ha fatto causa al ragazzo, sostenendo che la sua mossa era stato una diretta infrazione del copyright, e gli ha chiesto di avere un risarcimento per la perdita del gioco.
Nel 9 febbraio 2010, il tribunale ha pronunciato a favore della Nintendo of Australia, e ha ordinato a Burt di pagare una somma di 1,5 milioni di dollari australiani per risarcire i danni causati. Infatti, l'hacker aveva dichiarato, precedentemente, di aver rimosso la sua copia del gioco quando era stata già scaricata da 50 mila utenti. Dopo il caso, Burt ha detto agli altri di non fare quello che ha fatto lui, dicendo che quel risarcimento è qualcosa per cui lavorerà per tutta la vita.Meno di un mese dopo, Nintendo e Burt avrebbero raggiunto un accordo di conciliazione, quest'ultimo pagando una "somma notevolmente inferiore".
Eventi promozionali di Donkey Kong Country Returns 3D[modifica | modifica sorgente]
Per il lancio di Donkey Kong Country Returns 3D negli Stati Uniti, è stato organizzato un evento promozionale con un attore in costume da Donkey Kong allo zoo di Los Angeles. Il 2 dicembre 2014, l'attore che era nel costume di Donkey Kong, Parker Mills, denunciò Nintendo in quanto durante l'evento promozionale non ha ricevuto supervisione sufficente, venendogli negata la possibilità di prendere una pausa per togliere il costume e prendere aria, finendo per subire una dissecazione aortica che lo ha costretto a farsi impiantare un defibrillatore sul cuore.
A giugno 2016, una seconda denuncia simile è stata fatta da Michael Ocontrillo, che ha indossato a sua volta un costume da Donkey Kong per un evento promozionale in un centro commerciale a Culver City, in California.
Rimozione di contenuti da Youtube[modifica | modifica sorgente]
Intorno all'uscita di Super Mario Maker, Nintendo ha iniziato a far rimuovere da Youtube video che mostravano contenuti non ufficiali legati a Mario, come hack con livelli modificati di Super Mario World. Un caso particolare è quello dell'utente PangaeaPanga, noto per i suoi livelli modificati estremamente difficili, che si è visto stroncare il canale: successivamente l'utente ha ripreso a pubblicare nuovo materiale, stavolta realizzato all'interno di Super Mario Maker.
Questo evento è accaduto nel momento in cui Nintendo ha iniziato a rinforzare la propria presa col copyright su Youtube, cosa che includeva il prendere parte dei guadagni di coloro che giocavano i loro giochi online. La cosa è stata criticata da molti, sia utenti di Youtube stessi che dalla stampa videoludica.
Controversia col governo cinese[modifica | modifica sorgente]
Nel 2019, il governo cinese ha realizzato un gioco a sfondo politico per il proprio sito che copia vari elementi dalla serie di Mario. Il gioco, che parla di parità di diritti, polizia corrotta e ironicamente di violazioni del copyright, mostra un personaggio molto simile a Mario che raccoglie scatole colorate.
Controversia EPA[modifica | modifica sorgente]
Nel 2019 è venuto fuori che Recycle City Challenge, gioco disponibile sul sito della United States Environmental Protection Agency, contiene musica rubata da Yoshi's Island DS, cosa che era passata inosservata per anni. La compagnia si limitò a riferire che il gioco era stato creato da una compagnia in subappalto, per poi sostituire poco tempo dopo la musica del gioco con nuovi brani originali.
Altro[modifica | modifica sorgente]
"Wigger Wednesday"[modifica | modifica sorgente]
Ad aprile 2015, un tweet di Nintendo of America rappresentante due peluche di Waluigi e un Torcibruco presentava nel testo un errore: uno dei due hashtag presentati, che sarebbe dovuto essere #WigglerWednesday ("Mercoledì del Torcibruco"), è stato scritto erroneamente come #WiggerWednesday, laddove "wigger" è un termine offensivo usato per indicare una persona bianca che sembra imitare in maniera stereotipata certi modi di fare della cultura afroamericana. Il tweet è stato successivamente rimosso e sostituito con uno di scuse, ma l'hashtag in questione ha comunque fatto parlare di sé per un periodo.
Plagi nella Super Mario Bros. Enciclopedia[modifica | modifica sorgente]
Poco dopo l'uscita della versione inglese del libro Super Mario Bros. Enciclopedia, è venuto fuori che il libro, piuttosto che usare i nomi ufficiali di vari nemici, usava quelli congetturali presenti o sulla Super Mario Wiki inglese ufficiale o su quella presente su Fandom. I due casi più eclatanti sono quello dello Stu-Vagante alato, identificato col nome congetturale "Soarin' Stu" invece dell'ufficiale "Winged Strollin' Stu", e lo Sfavillotto Cometa identificato col nome francese "Lumacométe", usato inizialmente dalla Super Mario Wiki dato che il personaggio non ha nome nella traduzione inglese.
Gesto di Mario censurato[modifica | modifica sorgente]
Nella versione europea di Paper Mario: Il Portale Millenario, Mario parla con i personaggi con un versetto. Nella versione americana e giapponese, invece, Mario fa un gesto simile al saluto nazista, che Nintendo fu costretta a rimuovere per evitare controversie con protagonista un certo Adolf Hitler.