I dieci comandamenti di Attila
The Super Mario Bros. Super Show! Segmento animato | |
I dieci comandamenti di Attila | |
Scritto da: | Perry Martin |
Diario dell'idraulico: | 1000 Avanti Cristo |
Alter Ego di Re Attila: | Faraone Attilaton |
Posizione: | Piramilandia |
Canzone: | Walk Like an Egyptian |
Episodio Live action: | L'artista |
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“Diario dell'Idraulico numero 1000 Avanti Cristo: Eravamo giunti a Piramilandia perché sapevamo che lì il Popolo dei Funghi si trovava in grosse difficoltà. Re Attila si era proclamato Faraone, e stava imponendo a tutti le sue crudeli leggi! Ma quando raggiungemmo il villaggio dei Funghi, la situazione era persino peggio del previsto...”
—Mario, I dieci comandamenti di Attila
I dieci comandamenti di Attila è il quarantaduesimo episodio animato di The Super Mario Bros. Super Show!.
Trama[modifica | modifica sorgente]
Mario, Luigi, la Principessa Amarena e Ughetto si recano a Piramilandia, dopo aver saputo che Re Attila è recentemente arrivato sul posto proclamandosi faraone e dettando legge. Ben presto i quattro, a dorso di cammello, si trovano davanti a una stele riportante i dieci comandamenti di Attila, tra cui ci sono "1: Dona ad Attila tutte le tue monete d'oro", "2: Nomina pure il nome degli idraulici invano" e "6: Non mangiare mai pastasciutta". La lettura di quest'ultimo comandamento basta a offendere Mario, che ritiene che Attila abbia esagerato.
Il gruppo si rimette in moto e raggiunge il villaggio dei Funghi, trovandolo pressoché deserto, tranne che per tre funghi chiamati Curly, Larry e Momar. Il trio, su richiesta della Principessa Amarena, spiega che il resto della popolazione è stata rapita dal Faraone Attilaton e trasformata in mattoni.
Il Faraone Attilaton intanto assiste alla costruzione del monumento in suo onore fatto con i mattoni che un tempo erano il popolo dei funghi, l'Attilinge. Mouser arriva in quel momento per dargli delle brutte notizie, ovvero che non ci sono più mattoni per andare avanti con la costruzione dell'Attilinge. Attila decide allora di riunire le truppe per andare a fare scorta degli ultimi mattoni. Attila parte all'assalto insieme a Mouser, un Koopa e Tritesta su un carro trainato da uno Strutzo, e Mario e compagni, avvistandoli da lontano, decidono di preparare l'offensiva.
Quando Attila arriva al villaggio, lui e i suoi vengono assaliti dai tre funghi con una catapulta che tira loro torte in faccia, mentre Mario e soci saltano fuori armati di sturalavandini. I tre funghi caricano un altra ondata di torte sulla loro catapulta, ma per errore prendono Mario e compagni. Attila così ha campo libero per trasformare in mattoni i tre funghi col suo bastone magico, per poi fare prigionieri Mario e compagni.
Una volta arrivati alla piramide, la Principessa Amarena prega Attila di far tornare normali tutti i funghi, ma lui si rifiuta e li chiude dentro. Mario e soci vengono presto inseguiti da un Goomba mummia. Lungo la strada si trovano davanti un Cobrat che viene facilmente scavalcato da tutti quanti, e in seguito si trovano attaccati nella direzione opposta da una Faccia fantasma. Mario però si rende conto che il gruppo è arrivato davanti all'uscita d'emergenza, e così i quattro riescono a scappare scendendo giù da un lungo scivolo.
Attila ammira l'Attilinge, che ormai è stata completata, per poi rintanarsi nella sua tenda a dormire, stanco dopo tutto il lavoro che ha fatto. Mentre dorme molla la presa sul suo bastone magico, e Mario di soppiatto entra per portarglielo via. Mario va quindi dall'Attilinge e usa il bastone magico di Attila per farla trasformare nuovamente negli abitanti di Piramilandia, che aiuta a scappare. Mouser va a informare Attila dell'accaduto, e questo infuriato parte al loro inseguimento.
La fuga di Mario e dei funghi viene interrotta quando il gruppo si trova davanti al mare di sugo di pomodoro. Mario usa il bastone magico per dividere il mare in modo da poter passare, e Attila li raggiunge. Ma non fa in tempo, perché quando lui arriva in mezzo al mare Mario e gli altri sono già in fondo e Mario, notandolo, getta il bastone in mezzo al mare, che si riunisce affogando Attila e i suoi. Attila se la scappa a nuoto, mentre Mario propone una spaghettata per festeggiare.
Citazioni[modifica | modifica sorgente]
- "Questo villaggio sembra più vuoto di un lavandino appena sgorgato!" - Luigi
- "Fate parlare un po' me, cervelli di muffa!" - Momar
- "Bastone magico, se funzioni, trasforma quei funghi in bei mattoni!" - Attila
- "Che colpo di fortuna! Con tutti questi "whoa" credevo che non ce l'avremmo fatta!" - Luigi
- "Questa è l'ultima volta che quei cervelli a lavandino rovinano i miei piani!" - Attila
- "Bastone, bastone magico, se funzioni, dividi questo mare in due... bastioni!" - Mario
Errori[modifica | modifica sorgente]
- Quando Mario e gli altri leggono i dieci comandamenti di Attila, Ughetto è più grande del normale.
- Quando Attila e compagni vanno verso il villaggio sul carro, la faccia del Koopa è tutta gialla. L'errore si ripete quando Attila attraversa il mare di sugo di pomodoro.
- Il nome del Faraone Attilaton viene pronunciato dalla maggior parte dei personaggi "Attìlaton", ma la Principessa Amarena lo pronuncia invece "Attilàton".
- Il cartello dell'uscita d'emergenza dice "EMERGENCY EXT: PUSH" quando visto da lontano, e solo nel primo piano diventa il più corretto "EMERGENCY EXIT: PUSH!".
- Attila ammira l'Attilinge ormai completata, ma quando Mario va a far tornare normali i funghi trasformati in mattoni questa è nuovamente incompleta, con tanto di gru e impalcature che la circondano. Una volta che Mario lancia l'incantesimo, prima di trasformarsi nei funghi l'Attilinge torna ad essere completa.
- Quando Mario va a trasformare l'Attilinge, per un attimo Ughetto è assente.
Curiosità[modifica | modifica sorgente]
- L'intero episodio è un riferimento alla storia dell'Esodo e al suo celebre adattamento cinematografico I dieci comandamenti.
- I personaggi dei tre funghi sono un palese riferimento al trio comico de I tre marmittoni, dai loro nomi alle loro facce al modo in cui Momar se la prende con gli altri due.
- Per ammissione dello sceneggiatore Perry Martin, l'episodio era stato inizialmente scartato in quanto la trama di Attila faraone che trasforma la gente in mattoni per costruire una sfinge col suo volto era stata considerata "troppo fantasiosa", ma dopo che la storia è stata riscritta per renderla una parodia de I dieci comandamenti (cosa che il direttore dell'animazione Andy Heyward voleva da tempo) è stata accettata.