Profeticus Tenebrae
Profeticus Tenebrae | |
Descrizione: | Un libro di colore scuro con dei disegni rossi e una gemma blu incastonata. |
Uso o funzione: | Riporta la profezia della distruzione dei mondi. |
Prima apparizione: | Super Paper Mario (2007) |
Il Profeticus Tenebrae è un libro di profezie comparso in Super Paper Mario. Non si sa chi sia l'autore del libro. All'inizio è possibile scorgere un avvertimento; chi è entrato in possesso del libro non ha mai trovato la felicità.
Antefatti[modifica | modifica sorgente]
Gli antefatti del Profeticus Tenebrae vengono raccontati nelle storie di Garson, un abitante di Svoltadiqua. Interi paesi, come predetto dal libro stesso, sono caduti in rovina per il suo possesso. Un mago, studiando il libro, riuscì a creare un essere potentissimo la Regina dei Pixl. Il Pixl che sconfisse la regina prese il Profeticus Tenebrae per evitare un'altra catastrofe. Anche la Tribù degli Antichi riuscì a impadronirsi del libro, ma molti di loro vennero stregati dal suo potere e lo trafugarono formando la Tribù dell'Oscurità. La Tribù custodì il libro per secoli, finché alla fine non entrò in possesso del Conte Blumiere.
Storia[modifica | modifica sorgente]
Super Paper Mario[modifica | modifica sorgente]
In Super Paper Mario, il Conte Blumiere, trasformatosi nel Conte Cenere, studia le profezie del Profeticus Tenebrae per poter distruggere tutti i mondi. Secondo il libro l'unione in matrimonio di due creature che rispecchiano la descrizione della Principessa Peach e di Bowser creerà il Cuore Oscuro, che aprirà a sua volta il Vuoto per distruggere tutti i mondi. Tuttavia il libro parla anche di un "eroe leggendario", la cui storia è raccontata nel Profeticus Lucis, che tenterà di fermare il Vuoto. Il Profeticus Tenebrae dice anche che l'"uomo in verde" è l'ospite ideale per il Cuore Oscuro. Alla fine del gioco, con il sacrificio finale del Conte Cenere e di Consilia la profezia non si avvera e le storie del libro vengono cancellate.
Curiosità[modifica | modifica sorgente]
- Una delle storie di Garson fa riflettere sul fatto che sia stato Dimensio a scrivere il libro. Infatti, fu proprio lui ad avvicinarsi al Conte Cenere che lo respinse finché non trovò nel libro la descrizione di un essere simile a lui.