King Koopa's Kool Kartoons

Da Super Mario Wiki.
Logo del programma.

King Koopa's Kool Kartoons è stato un programma televisivo americano prodotto dalla DIC Entertainment come spinoff di The Super Mario Bros. Super Show!. Si tratta di un programma contenitore per ragazzi simile a Solletico, andato in onda tra il 1989 e il 1990 e presentato da King Koopa, interpretato da Christopher Collins nelle puntate del 1989 e successivamente sostituito da Patrick Pinney. Il costume di King Koopa è una versione ritoccata di quello usato in Mario Ice Capades con l'aggiunta di una maschera in gomma che riproduce più fedelmente il personaggio come appariva nelle serie animate.

A oggi non ci sono molte tracce di tale programma in giro, data la sua distribuzione ridotta.

Trasmissione[modifica | modifica sorgente]

La serie iniziò a essere trasmessa nel periodo natalizio del 1989, nel pomeriggio. La trasmissione fu limitata solo nel sud della California, presumibilmente come test prima di espandersi a tutta la nazione, ma la serie fu cancellata dopo una stagione prima di poterlo fare. La serie è stata in seguito replicata nel Regno Unito, sul canale The Children's Channel.

Programma[modifica | modifica sorgente]

Il programma aveva uno schema fisso, con una sigla introduttiva, una parte in diretta, dei cartoni animati trasmessi nel mezzo e un finale di puntata.

Introduzione[modifica | modifica sorgente]

L'introduzione mostrava King Koopa che marcia per le strade di Los Angeles con il suo cane-pipistrello Ratso al guinzaglio e uno stuolo di ragazzini con cappelli a forma di testa di Koopa (i Koopa Troopa) che lo seguono, cantando la sigla del programma. Passando davanti a una folla stupita, uno dei Koopa Troopa dà un cappello da Koopa a un bambino nella folla, che si unisce al gruppo marciante. Arrivati all'ingresso dello studio una guardia cerca di fermarli, ma King Koopa gli strappa il fischietto e lo ignora. Il gruppo entra nello studio dove un clown sta conducendo un programma per bambini e ne prende il controllo. King Koopa sbatte via il cameraman e passa a minacciare il clown, che cerca di guadagnarsi la sua fiducia con giochi di prestigio. Koopa scoppia il palloncino del clown, che scappa. Sgombrato lo studio, i Koopa Troopa si siedono e King Koopa dichiara che lo show è tutto suo.

La diretta[modifica | modifica sorgente]

King Koopa.

La diretta presentava Koopa seduto a una scrivania, con quadretti raffiguranti Mario, Luigi e la Principessa Peach appesi alla parete dietro di lui, che interagiva con il pubblico in studio (i Koopa Troopa succitati). Nel corso della puntata, Koopa leggeva le lettere ricevute dagli spettatori e lanciava quiz a cui gli spettatori potevano partecipare sempre via posta per vincere dei premi. Nel corso di ogni puntata erano anche trasmessi dei cartoni animati: da quello che è disponibile ad oggi del programma, risulta che si trattasse principalmente di cartoni degli anni '20-'30 di pubblico dominio e talvolta dei Muppet Babies, senza alcuna traccia di effettivi cartoni a tema Nintendo. Anche il cane Ratso riappariva durante la diretta in alcuni teatrini, qui interpretato da un burattino e non da un cane vero con una maschera come nella sigla.

Alla fine di ogni puntata (che durava 30 minuti), Koopa annunciava insieme a Ratso quale sarebbe stato il premio per il vincitore del quiz del giorno, solitamente un buono spesa per un negozio di giocattoli o giochi e accessori per NES, tra cui il Power Glove.

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

Koopa lancia l'indirizzo per mandare le risposte al quiz.
  • Per anni, girò la voce che il programma sia stato chiuso per evitare ripercussioni legali dopo che un bambino mandò una lettera piena di insulti e Koopa, dopo averla letta, ha velatamente minacciato lo spettatore con la frase "Dì quello che vuoi su di me, io adesso so dove vivi!" per poi ridere malvagiamente.[1] La cosa è stata successivamente smentita quando, nel 2023, è venuto fuori che si trattava in realtà di un ricordo errato di una scena in cui Koopa diceva una frase simile durante uno degli sketch di intermezzo.[2]

Link esterni[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]